«In Padova, in un prezioso reliquiario che si custodisce in una Cappella della Basilica di Sant’Antonio, si conserva intatta la lingua del grande Taumaturgo. La festività annua è il 15 febbraio. L’origine di questo culto rimonta a San Bonaventura che visse nello stesso secolo di Sant’Antonio. Si legge che San Bonaventura volle fare la ricognizione della sacra spoglia del Santo Taumaturgo. Il corpo fu trovato disfatto, ma solamente la lingua era intatta, nonché una porzione del mento su cui quella poggiava. A quella vista San Bonaventura esclamò: «O Lingua benedetta, che sempre benedicesti il Signore, e da altri lo facesti benedire, ora manifestamente appare quanto sia stato il tuo merito presso Dio!» Così scriveva il 14 febbraio 1908 S. Annibale Maria Di Francia, grande devoto di S. Antonio e divulgatore della devozione al gran santo Padovano. Fedeli alla Tradizione da lui tramandata, i Rogazionisti danno opportuno risalto a questa memoria con una preghiera particolare per tutti i benefattori sparsi in Italia e nel mondo. Anche nella parrocchia S. Antonio a Matera, viene dato risalto a questa memoria nella celebrazione eucaristica delle ore 19.00.

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